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Il saggio di Maria Teresa Lentini è la biografia della poetessa siciliana Maria Ermenegilda Fuxa, che visse per 50 anni nell'Ospedale Psichiatrico di Palermo e diede voce ai disabili psichici dimenticati da tutti. Maria Fuxa nacque ad Alia il 12 dicembre 1913. Era una donna fragile, timida, sensibile, che i traumi causati dalle vicende familiari, dalle delusioni amorose, da un'educazione troppo rigida, dai riflessi della Grande Guerra, condussero "sì alla Poesia, ma anche alla Pazzia", come scritto dallo studioso Roberto Tripodi nella Prefazione. Secondo lo scrittore Santo Lombino, autore dell'Introduzione, la vicenda di Maria Fuxa "ricorda e ha molto in comune con quella della scrittrice Wirginia Woolf e la poetessa Alda Merini, che trascorse un ventennio della sua esistenza in manicomio, prima che la legge Basaglia ne decretasse finalmente la chiusura". Nel saggio vi è anche un contributo del giudice Alfonso Giordano, Presidente dello storico Maxiprocesso antimafia di Palermo.